Incoronata Regina del Punk sulle passerelle, Vivienne Westwood deve questo soprannome alla sua indole anticonformista e la sua perenne ricerca dell’anticonvenzionale in un mondo patinato come quello della moda.
L’incontro fondamentale della sua vita è quello con Malcom McLaren, suo compagno per parecchi anni ed ex manager dei New York Dolls tornato dall’America coi polmoni pieni di rock and roll. Insieme affittano un piccolo negozio dove iniziano a vendere vinili e le creazioni di Viv. Gli abiti che Vivienne crea sono qualcosa di rivoluzionario. Lacerati, tenuti assieme da spille da balia, con richiami alla cultura feticista, stampe provocatorie, roba mai vista prima che sconvolge la Londra degli anni ’70.
Famose le sue collezioni anni Ottanta dedicate al mondo dei pirati, i tartan damascati e i riferimenti al periodo illuminista con creazioni come la minicrini: una minigonna con sottogonna in crinolina, a rompere le regole del tempo della creazione. Da sempre convinta ambientalista e attiva nel campo dell’ecologia, ispira una moda consapevole senza mai dimenticare il suo trademark anarchico e curioso.